7 novembre 2006
u
Milwaukee 1917: uno
scontro tra
italoamericani
Ho conosciuto Bobby Tanzilo nel novembre del
2004 a Boca Raton in Florida durante il convegno della American Italian
Historical Association. Abbiamo simpatizzato subito in quanto parte di
uno sparuto gruppo di rappresentanti e studiosi di un’emigrazione,
quella dal Nord, dimenticata per vari motivi sia in Italia sia in
America.
E’ risaputo che i genovesi furono naturalmente
i primi ad arrivare, seguiti dai piemontesi e dai lombardi, ma le loro
tracce sembrano svanite oppure già confluite nella grande America. Le
successive migrazioni dal sud che sono continuate nel tempo hanno quasi
nascosto la presenza dei primi migranti, anche se è viva e sparsa per
tutti gli stati dell’unione. Una delle cause
può addebitarsi alla nota individualità dei
settentrionali che hanno costituito poche Little Italy.
La Hill di St. Louis è un esempio famoso, ma
quasi unico. In realtà, i settentrionali si sono stabiliti dappertutto.
Campi minerari dell’Arizona a Clifton-Morency, Dawson nel New Mexico,
Castlegate nello Utah, Trinidad in Colorado, Eli and Eveleth, Minnesota.
Segherie Odonah e fattorie a Genoa nel Wisconsin. Cave di granito nel
Vermont, segherie a Renton nello stato di Washington insieme agli
orticultori di Walla Walla. San Rafael, California. Costruttori di
ferrovie nel Texas. Elenco lungo lungo. La presenza sembra confinata ad
Amedeo Giannini, fondatore della Bank of Italy poi Bank of America, a
Beltrami esploratore e scopritore delle sorgenti del Mississippi e agli
esuli della carboneria. Evidentemente manca l’uomo di tutti i giorni,
quello che lavora senza strepitare.
E così con Bobby abbiamo cominciato a pensare
di togliere un po’ di polvere a tutto questa esperienza. Lui fa il
giornalista a Milwaukee e scrive per
www.OnMilwaukee.org e altre testate
La sua anima è, però a Fubine in provincia di
Alessandria che conta circa 1700 abitanti e che dopo essere arrivato a
circa 4000 ai primi del Novecento ha subito un calo drammatico a causa
della migrazione. Almeno un migliaio di persone sono emigrate in America
dal 1892 al 1920.
Insieme abbiamo incominciato un percorso che si
è ampliato con l’inserimento di
www.lombardinelmondo.org nelle attività comuni con un continuo
interscambio di notizie, idee e opportunità.
E si è arrivati alla decisione di pubblicare la
traduzione in italiano del libro, non ancora pubblicato nella versione
originale americana, alla cui stesura ha dedicato almeno una decina
d’anni soprattutto alla ricerca di documenti per suffragare le varie
fasi degli avvenimenti. Il lavoro di traduzione ha richiesto
un’interazione costante e precisa per dare a Milwaukee e anche al
pubblico italiano la narrazione inedita di un evento quasi scomparso
dalla memoria locale che dà un’immagine diversa e meno edulcorata delle
relazioni all’interno della comunità italiana di Milwaukee.
La vicenda si svolge a Milwaukee dove nel 1917
la comunità italiana era composta da siciliani che abitavano nel Third
Ward e piemontesi e marchigiani che abitavano invece nel quartiere di
Bayview.
Il 9 settembre del 1917 a Milwaukee un gruppo
d’immigrati italiani, presunti anarchici, si scontrò con la polizia, che
difendeva un "comizio" del pastore protestante, anche lui di origine
italiana, August Giuliani. Due di loro rimasero uccisi dai colpi sparati
dalla polizia. In seguito undici persone, che frequentavano il Circolo
di Studi Sociali, ritenuti anarchici, furono arrestati e condannati a 25
anni di prigione "per cospirazione con la finalità di uccidere", dopo un
processo in cui emersero tutti i pregiudizi anti-italiani.
Il processo d’appello nel gennaio 1919 li
assolve tutti, ma furono deportati in Italia. Pochi mesi dopo il loro
arresto, una bomba, nascosta in un pacco, fu collocata nella chiesa del
reverendo Giuliani e da lì trasportata nella locale stazione di polizia
dove esplose causando la morte di dieci persone, nove poliziotti e una
donna che si trovava lì per caso. Gli autori non furono mai trovati e
nessuno rivendicò l'attentato. Attraverso i giornali dell'epoca e gli
atti processuali l'autore ricostruisce il contesto in cui si svolsero i
fatti: la presenza di una chiesa protestante, minoritaria nella
comunità italiana ma agguerrita, guidata dal carismatico August
Giuliani, l'ostilità sia dei cattolici che degli anarchici, il clima di
intolleranza, dopo l'entrata in guerra degli Stati Uniti, verso
qualsiasi forma di opposizione pacifista, i pregiudizi e l'avversione
contro gli emigrati italiani, considerati anarchici e di conseguenza
violenti.
ROBERT TANZILO - MILWAUKEE 1917, UNO SCONTRO TRA ITALOAMERICANI
-(Traduzione
Ernesto R Milani)
- Editoriale Umbra, Foligno, 2006 euro 9,00 |