5 maggio 2008
Louis C. Miriani, sindaco
di Detroit
Louis C.
Miriani è stato l’unico sindaco italo americano di Detroit, l’importante
città del Michigan conosciuta universalmente per l’industria
automobilistica.
La sua
vicenda si interseca con la presenza di un folto gruppo di lombardi che
si insediarono nella proprio a Detroit e nell’Upper Michigan a partire
dall’arrivo al porto di New York dei primi migranti a bordo del vecchio
piroscafo francese "Labrador" il 16 ottobre 1880.
Carlo
Miriani, nativo di Cuggiono partì invece nel 1894. La moglie Carolina
Venegoni lo raggiunse nel 1896. Nonostante i disagi del viaggio da
Cuggiono a Le Havre, la sempre procellosa traversata oceanica, New York
e il viaggio in treno fino a Detroit, molti migranti tornavano in Italia
per brevi o prolungati soggiorni. Il 7 maggio 1905 Carolina Venegoni
Miriani arrivò a New York a bordo della nave "La Touraine" accompagnata
dalla figlia Angiolina di dieci anni, nata in Italia e dai figli Luigi
di 8 anni e Giuseppe di 4. Abitavano allora al 767 di Riopelle Street
nel Ward 7 di Detroit.
Per
arrotondare lo stipendio ospitavano due pensionanti, Vincenzo Carnaghi e
Carlo Miramonti che lavoravano da meccanici.
Luigi,
nato il 1 gennaio 1897, sarebbe poi diventato Louis C. Miriani. I
genitori intuirono le sue capacità intellettuali e lo sostennero in
tutti i modi per raggiungere il traguardo, un po’ il sogno americano,
della laurea in legge che ottenne presso la facoltà di Legge della
Università di Detroit. Louis C. Miriani. Entrò a far parte
dell’amministrazione pubblica di Detroit nel 1947 dove raggiunse la
posizione di capo del consiglio. Successe quindi come sindaco ad Albert
E. Cobo che morì in carica a partire dal 12 settembre 1957 fino al 7
gennaio del 1958 allorché fu rieletto. Il suo mandato finì il 2 gennaio
1962.
Miriani
governò Detroit in un periodo di transizione molto difficile che
coincise con l’espansione del rinnovo urbano e dei programmi di
costruzione simile a quelli di altre città americane, ma reso più
complicato dalla migrazione verso i sobborghi della classe media con il
conseguente mutamento etnico del centro città. Nel 1950 la popolazione
di Detroit era di circa 1.850.000 abitanti di cui 300.000 afroamericani
(16,1%) che passò nel 1960 a circa 1.670.00 di cui 482.000 afroamericani
(28,9%) per arrivare nel 1970 a 1.511.000 di cui 660.00 afroamericani
(44,5%). Mutamenti sociali, economici e politici che hanno cambiato il
volto della città e culminati nei disordini razziali del 1967 con 47
morti.
I
problemi economici all’industria automobilistica portarono Miriani alla
ribalta nel 1961 quando
spedì
migliaia di lettere ad altrettanti sindaci di città americane per
invitarli a considerare Detroit quando si proponevano di cambiare il
parco macchine municipale. Fatto che scatenò molte polemiche, ma che
rinnovò un interesse per l’industria locale e creò possibilità di scambi
commerciali attraverso tutti gli Stati Uniti.
Durante
il suo mandato furono completati un centro congressi, il centro civico e
le tangenziali cittadine, oltre all’espansione del sistema idrico e del
porto di Detroit.
Un modo
diverso di fare che lo fece accomunare a Fiorello La Guardia "Little
Flower", appellativo che raggiunse anche Miriani, per il suo modo
estroverso di fare politica.
Miriani,
che aveva incominciato la sua carriera politica nel partito Repubblicano
divenne poi Indipendente. Fu sconfitto da Jerome Cavanagh, ma rimase in
consiglio comunale fino al 1965.
Nel 1969
inciampò nelle maglie della giustizia americana per evasione fiscale,
per non aver dichiarato un reddito di 261.000 dollari, reato costatogli
un periodo di carcere di 294 giorni scontati tra il 1970 e il 1971.
Louis C.
Miriani morì a Pontiac, Michigan, dopo lunga malattia, il 18 ottobre
1987._
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