14 febbraio 2008
 

Leda Tettamanti

 

Ormai sono passati 6 mesi da quando sono partita per l’ America e mi sembra che sia passata una vita. Mi ricordo benissimo quel giorno: era il 31 di luglio del 2007,  quando ho dovuto salutare, con tanto rimpianto, la mia famiglia e poi ho preso l’aereo per New York e, da lì, sono arrivata  a Brainerd, in questo stupendo paesino nel nord del Minnesota.

Vivo in una famiglia ospitante e frequento un liceo con 2.000 studenti americani e 20 studenti stranieri.

La mia famiglia è molto simpatica e gentile, ho 4 sorelle e un fratellino.

La mia mamma ospitante è per metà italiana e, probabilmente, ha degli antenati che provengono da Como, la mia città. Addirittura c’è una comunanza del mio cognome con quello dei suoi avi: che casualità!

Con loro ho condiviso molte cose e ho visitato diversi luoghi suggestivi della regione intorno a Brainerd.

I primi mesi della mia esperienza sono stati difficili, non conoscendo bene il posto, la famiglia, la popolazione americana, la lingua, la cultura, i modi di vita e di pensare degli americani.

Poi, iniziando la scuola e conoscendo un po’ di persone, i giorni sono passati in fretta tanto che ad oggi non mi sembra vero che siano passati ben 6 mesi.

Mi rendo conto di avere arricchito molto me stessa: o meglio mi si è  aperto un orizzonte sulle cose che mi permette di rappresentarmi il mondo in modo assai diverso da prima: ora ben più aperto a tante possibilità che prima non sapevo neppure esistessero e, soprattutto, consapevole della piena libertà che ho di scegliere la soluzione a me più adatta.

Sono diventata non solo indipendente, ma ho capito che nella vita bisogna adattarsi ed anche un po’ arrangiarsi, volendo bene ed amando le persone perché l’esistenza è breve, quasi un soffio, quindi la devi vivere con passione ed intensamente dandole un senso, perché altrimenti, alla fine, non sapresti spiegarne neppure a te stessa il significato.

Oltre a me stessa ho conosciuto anche una cultura veramente differente dalla nostra, ho imparato una nuova lingua e costruito importanti amicizie americane e straniere. 

Ho visitato molti luoghi e ho vissuto uno degli inverni più freddi della mia vita arrivando ad assaporare l’emozione dei meno quaranta gradi.

La scuola americana è molto diversa dalla nostra scuola: studi nuove materie, talvolta anche molto inusuali come fotografia, cucina, televisione, cucito e sport all’aperto.

Detto questo, volevo ringraziare molto la mia cara famiglia che mi ha permesso di fare questa importante esperienza che consiglio a tutti, perché, veramente ti apre la mente conoscendo  e capendo il valore delle persone e delle cose.

Forza e coraggio vi consiglio di affrontarla  divertendovi il più possibile._

 

Leda Tettamanti - Raccolto da Ernesto R Milani